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Famiglie ricostituite - relazioni tra fratelli


All’interno delle famiglie ricostituite il legame fraterno può essere di diversi tipi: i fratelli, ovvero individui che hanno gli stessi genitori biologici; i quasi-fratelli, ovvero individui che condividono un legame biologico con un solo genitore; i fratelli acquisiti, ovvero individui che non sono legati tra loro ne biologicamente, ne legalmente.

Adempiono a diverse funzioni importanti: la formazione dell’identità, la protezione, la regolazione reciproca del comportamento, la socializzazione (Dunn et al. 1994, Kurdek e Fine 1993b), il supporto e l’aiuto reciproco (Bank e Kahn 1982). Secondo Dunn e colleghi (1994), le esperienze di vita stressanti, come il divorzio dei genitori e la ricostituzione familiare, sono correlate ad un aumento della vicinanza tra di essi.

In accordo con Dunn e coll. (1994), Kurdek e Fine (1995) hanno trovato una differenza tra i figli nelle famiglie unite e i figli nelle famiglie ricostituite, nella valutazione dei fratelli come fonte di accettazione. Gli adolescenti nelle famiglie ricostituite valutavano più frequentemente i fratelli come fonte di accettazione, rispetto a quelli nelle famiglie unite.

Questi risultati confermano anche l’affermazione che nelle famiglie divorziate e ricostituite, i fratelli diventano i più importanti agenti di socializzazione (Kurdek e Fine 1993b), forse in risposta al decrescere della competenza del genitore affidatario, spesso associata al divorzio e al secondo matrimonio (Hetherington et al. 1992).

Non tutti gli studi sulle famiglie ricostituite hanno confermato questi risultati. Alcuni autori hanno riscontrato che le relazioni nelle famiglie ricostituite sono meno intime di quelle in altre tipologie familiari (Anderson e Rice 1992, White e Reidmann 1992).

Per quanto riguarda i rapporti tra i quasi-fratelli, Bernstein (1989), in uno studio qualitativo, ha trovato che le relazioni erano migliori quando c’era una maggiore differenza di età tra di essi, quando la famiglia era ricostituita da molto tempo, quando vivevano insieme e quando avevano un temperamento simile.

I quasi-fratelli che hanno sempre vissuto insieme, o che comunque vivono insieme da molto tempo, si considerano tra loro, in genere, semplicemente come fratelli, mentre quando hanno pochi contatti, le distinzioni tra fratelli e quasi fratelli sono più comuni (Bernstein 1989, Ganong e Coleman 1988).

La presenza di fratelli acquisiti caratterizza la famiglia ricostituita di tipo complesso, in cui entrambi i partner portano i figli del matrimonio precedente. I ricercatori e i clinici hanno riscontrato che più la struttura familiare è complessa, più aumentano i problemi e la relazione tra i fratelli acquisiti non è un eccezione (Ganong e Coleman 1994). I clinici hanno identificato alcune potenziali difficoltà nelle relazioni tra fratelli acquisiti: la rivalità, la competizione tra loro per l’attenzione dei genitori e per gli spazi disponibili, l’attrazione sessuale, il non condividere interessi e ideali, il cambiamento nelle dimensioni della famiglia e il cambiamento della posizione dei figli all’interno della struttura gerarchica della stessa (Rosenberg e Hajfal 1985, Walsh 1992).

In generale, la relazione tra fratelli acquisiti non è così intima come quella che c’è tra fratelli, sia nell’infanzia che nell’età adulta ( Ganong e Coleman 1994, White e Riedmann 1992), anche se i partecipanti riportano una relazione caratterizzata da sentimenti positivi (Ganong e Coleman 1994).