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La fobia sociale


Definizione di fobia sociale secondo il dsm IV

La fobia sociale è definita dal DSM-IV (Diagnostic and Statistical Manual for Mental Disorders) come "una paura marcata e persistente di una o più situazioni sociali, in cui è richiesta una performance, ove la persona è esposta a sconosciuti o può essere sottoposta a giudizio da parte degli altri."

La paura marcata e persistente differenzia la fobia sociale dalla timidezza e può influire pesantemente sulla vita di chi ne soffre.

Come si manifesta la fobia sociale

La fobia sociale si manifesta attraverso alcuni sintomi che insorgono durante l'esposizione del soggetto alla situazione temuta, e si caratterizza per l'elevata ansia che può precedere la situazione stessa e che può anche portare a rimandarla o ad evitarla del tutto.

Nelle situazioni sociali o prestazionali temute, gli individui con Fobia Sociale sono preoccupati di rimanere imbarazzati e timorosi, che gli altri li giudichino ansiosi, deboli, “pazzi” o stupidi.

Possono temere di parlare in pubblico per la preoccupazione che gli altri notino il tremore delle mani o della voce, oppure possono provare ansia estrema quando conversano con gli altri per la paura di apparire poco chiari.

Possono evitare di mangiare, bere o scrivere in pubblico per timore di rimanere imbarazzati dal fatto che gli altri possano vedere le loro mani tremare.

Sintomi della fobia sociale

Le persone che soffrono di fobia sociale quasi sempre provano sintomi di ansia: palpitazioni, tremori, sudorazione, malessere gastrointestinale, diarrea, tensione muscolare, arrossamento del viso, confusione.

Si può manifestare anche una marcata ansia anticipatoria molto prima delle situazioni sociali o pubbliche previste (per es., preoccuparsi ogni giorno per molte settimane nell’attesa di affrontare un evento sociale).

L’ansia anticipatoria può creare un circolo vizioso che aumenta sempre più il disagio, in quanto la persona assume un atteggiamento timoroso rispetto alla situazione sociale di cui ha paura e diventa ansiosa, questo stato può portare la persona ad avere un calo della prestazione durante la situazione temuta, che aumenta ancora di più l’imbarazzo e l’ansia anticipatoria delle situazioni temute.

I sintomi della fobia sociale si possono raggruppare in tre categorie.

  1. 1. Fisici: battito cardiaco accelerato, tremore, nausea, senso di soffocamento, eccessiva sudorazione, rossore al volto, vertigini, senso di tensione, ecc;
  2. 2. Cognitivi: pensieri negativi circa il modo in cui gli altri giudicano il soggetto. Tali pensieri vengono riconosciuti come irrazionali e generalmente consistono nella paura di risultare imbarazzati, di essere umiliati o valutati negativamente. La persona riesce a riconoscere queste paure come irrazionali;
  3. 3. Comportamentali: assenza di azione che può bloccare la parola, il corpo intero ed anche la capacità di ricordare. L'evitamento delle situazioni sociali oppure l'abbandonarle anticipatamente. L'evitamento durante le situazioni sociali messo in atto sognando ad occhi aperti o fantasticando.

La fobia sociale si sviluppa in genere nei primi anni dell'adolescenza, a volte in seguito ad un episodio che traumatizza particolarmente il giovane, ma non sono rari i casi di pazienti che affermano di essere sempre stati morbosamente timidi e non ricordano una particolare situazione che ha scatenato la malattia.


COSA FARE

Un problema rilevante in questi casi e' che spesso la persona che soffre di questi disagi non e' in grado di chiedere aiuto o non desidera farlo e, in alcune situazioni, è il tipo di sintomatologia stessa che impedisce la richiesta di aiuto, in quanto possibile situazione ansiogena e quindi scatenante il panico. Data invece la forte tendenza di questi disagi a diventare cronici, dato l’alto livello di compromissione del funzionamento sociale e della vita relazionale, data l’intensa sofferenza soggettiva che provocano nell’individuo, e' importante rivolgersi ad un professionista esperto che possa aiutare a superare questo tipo di disturbo e a cambiare le condizioni individuali e relazionali che concorrono al mantenimento della sintomatologia.

Fobia sociale

BIBLIOGRAFIA Psicologia

- Aquilar F. e Del Castello E. (1998), Psicoterapia delle fobie e del panico; Franco Angeli, Milano.

- Gabbard G. O. (1995), Psichiatria psicodinamica, Raffaello Cortina Editore, Milano.

American Psychiatric Association (1996); DSM IV, Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali. Masson, Milano.